Interventi a favore degli studenti in situazioni di svantaggio

Le situazioni di svantaggio, anche temporanee, possono compromettere in modo significativo la frequenza e il positivo svolgimento del percorso scolastico e formativo. La scuola deve riconoscere le situazioni di svantaggio scolastico derivanti da ragioni diverse (sociali, ambientali, linguistiche, culturali) al fine di progettare interventi pedagogici mirati e azioni educativo-didattiche finalizzate a favorire il processo di crescita e di apprendimento degli studenti e delle studentesse.

A chi si rivolgono

Destinatari degli interventi sono gli studenti e le studentesse frequentanti le istituzioni scolastiche e formative che a causa di situazioni di disagio sociale-ambientale e/o familiare, possono presentare difficoltà di apprendimento, anche temporanee, che potrebbero compromettere in modo significativo la frequenza e il positivo svolgimento del percorso scolastico e formativo.

Come si riconosce la situazione di svantaggio

È compito della scuola riconoscere lo studente in situazione di svantaggio.
In particolare il Consiglio di classe, nella sua autonomia e in relazione al proprio ruolo pedagogico e didattico, individua tali situazioni attraverso specifici indicatori e criteri che considerino anche il modello bio-psico-sociale.  Il Consiglio di classe può avvalersi del supporto di figure specialistiche e dei servizi sociali e sanitari del territorio. Fondamentale il ruolo di collaborazione, partecipazione e corresponsabilità della famiglia. La famiglia è coinvolta e informata al fine della progettazione e definizione degli interventi e della stesura del progetto educativo personalizzato ( art. 7 D.P.P. 8 maggio 2008, n. 17-124 Leg. ).

Risorse della scuola per lo studente in condizioni di svantaggio

La scuola predispone il progetto educativo personalizzato (PEP) che ha carattere di temporaneità in quanto si configura come progetto d’intervento limitato al periodo necessario per il raggiungimento degli obiettivi previsti. Sono da prevedere azioni formative e didattiche che consentano quanto più possibile la coerenza con il percorso della classe. La progettazione personalizzata può presentare anche caratteristiche di differenziazione dal percorso previsto nel piano di studio. In alcune situazioni può essere opportuno il coinvolgimento di altre istituzioni scolastiche o formative e di realtà socio-assistenziali del territorio.
Il progetto educativo personalizzato (PEP) dello studente raccoglie:

  • il consenso della famiglia
  • gli obiettivi specifici di apprendimento
  • le strategie e le attività educativo-didattiche
  • le iniziative formative integrate tra istituzioni scolastiche e realtà socio-assistenziali o educative territoriali
  • le modalità di verifica e valutazione

La figura di riferimento nella scuola per gli studenti in condizioni di svantaggio

Per gli studenti in situazione di svantaggio è prevista la figura del docente referente che ha il compito di facilitare la relazione con la famiglia e con gli eventuali operatori sociosanitari e assistenziali.
Cura in particolare:

  • la stesura del progetto educativo personalizzato (PEP) in collaborazione con il Consiglio di classe, condividendolo con la famiglia ed eventuali altri operatori del territorio
  • le relazioni tra la famiglia e il Consiglio di classe, comunicando alla famiglia i risultati della valutazione, promuovendo coinvolgimento e collaborazione;

Il docente referente è garante di quanto concordato nel progetto educativo personalizzato e condivide con il Consiglio di classe l’andamento del percorso dello studente.

La valutazione degli apprendimenti

Il Consiglio di classe nella valutazione dei percorsi personalizzati:

  • concorda le modalità di raccordo con le diverse discipline e stabilisce i livelli essenziali di competenza che consentono di valutare la contiguità con il percorso comune e la possibilità del passaggio alla classe successiva
  • individua le modalità di verifica dei risultati raggiunti che possono prevedere prove assimilabili a quelle del percorso comune

Considerata la caratteristica di temporaneità dei percorsi personalizzati, nel passaggio ai gradi di scuola successivi, scuola e famiglia valutano l’opportunità e le modalità di trasferimento delle informazioni.

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