Educare alla pluralità linguistica

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Autore
Miriam Pintarelli, Gianfranco Porcelli, Adriana Rosas
Collana
Itinerari ? Strumenti e riflessioni pedagogiche, pagg. 121
Editore
Provincia Autonoma di Trento
Anno
2004

Inizia da lontano il percorso realizzato dal Servizio Scuola Materna per l'inserimento della lingua stranie-ra nella scuola dell'infanzia. Risale, infatti, al 1998 l'avvio del progetto di sperimentazione che ha rac-colto tempestivamente la possibilità prevista dalla Legge provinciale n.11/1997 di introdurre nelle scuole dell'infanzia 'l'apprendimento della lingua straniera quale ulteriore possibilità di comprensione degli altri e di percezione delle differenze'. Tale progetto ha svolto una funzione di apripista fornendo una dimostrazione concreta di come si pos-sano coniugare percorsi di accostamento dei bambini alla lingua straniera con la tipicità di contesto della scuola dell'infanzia. Nello stesso tempo, esso ha posto solide fondamenta per il prosieguo del la-voro.

 

Questo testo viene quindi ad accompagnare il passaggio da una storia vissuta, messa fino in fondo alla prova, ad una storia documentata, che si presenta oggi ai suoi lettori, sicuramente in ambito scolastico ma auspichiamo non solo, per più ragioni. In primo luogo, la convinzione che proprio l'esperienza matu-rata sul campo possa offrire un bagaglio di acquisizioni, di pratiche, di materiali e strumenti via via ap-prontati, utile nella realtà locale ma anche oltre. Il fine più "storico" di tale pubblicazione, volto a racco-gliere e dare sistematicità ad un patrimonio, si intreccia però con l'obiettivo di far crescere questo stesso patrimonio grazie alla circolarità di idee che nasce anche dal far conoscere e dal mettere in relazione la propria con l'altrui esperienza.

 

L'azione di 'bilancio', insita nella possibilità di rileggere più compiutamente quello che è stato il senso di un percorso, si muove in parallelo nel testo con l'azione di "prospettiva", testimoniata dallo sforzo di sostenere sempre più l'operatività delle scuole nel campo delle lingue straniere. Inevitabile è qui il rife-rimento ai mutamenti sociali e culturali che attraversano il nostro tempo, di fronte ai quali non si può ri-manere ignari. Le lingue straniere sono un importante veicolo in questa direzione, non solo per quella pratica possibilità di spendersi oltre "confine", ma soprattutto per collocarsi entro uno spazio oggi diver-so, territorialmente e mentalmente.

 

Il fatto di partire dalla scuola dell''nfanzia nel favorire l'incontro con la lingua straniera, oltre ad essere un investimento educativo sui bambini, proiettato nel futuro, è il segnale di una strategia di sviluppo culturale che mira a formare un nuovo e diverso modo di pensare e di pensarsi nel mondo. Denominato-re comune ai diversi contributi della pubblicazione è infatti la sottolineatura data a questa capacità; la lingua straniera prima di essere tecnica è comunicazione, prima ancora di essere pratica è mentalità e prima ancora di essere padronanza è contatto.

 

Su tali presupposti ha preso corpo l'articolato percorso di cui la pubblicazione dà conto, non limitandosi però al solo dato esperienziale. I due capitoli introduttivi collocano il lettore entro un ampio panorama, sotto il profilo scientifico, metodologico e didattico, mostrando la fondatezza, la rigorosità e soprattutto l'attualità dei principi assunti a riferimento nel corso della sperimentazione. Dettagliato è il quadro che documenta quest'ultima, a riprova di un'azione pensata, sin dalla fase di progetto, e attentamente verifi-cata e monitorata nella realizzazione con l'apporto di plurimi strumenti. La parte finale descrive, infine, l'eredità lasciata dalla sperimentazione stessa, mettendo in risalto come il mantenimento di un percorso a livelli qualificati e, nel contempo, l'apertura di nuove piste di lavoro siano processi tutt'altro che scon-tati, facili o estemporanei. Anzi, proprio tali azioni necessitano di un disegno a monte che renda solida la stessa progettualità della scuola e ne garantisca la tenuta nel tempo.

 

La Provincia autonoma di Trento ha fatto sua questa convinzione e la esprime sul piano della promo-zione dell'apprendimento delle lingue straniere e della formazione degli insegnanti, carta vincente per una vera qualificazione dei percorsi didattici.

 

 

Tiziano Salvaterra
Assessore all'Istruzione e Politiche giovanili.

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